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PCI PCDI

  • DOMENICA 5 MARZO


    CIRCOLO ACLI CRISTO RE - BORGO TRENTO - BRESCIA


    Ore 10 - Iniziativa Pubblica su storia e attualità del Pacifismo Comunista "IERI COME OGGI - IL PCI E LA PACE" con Norberto Natali (Dipartimento Formazione PCI)

    Ore 13 circa - Pranzo di finanziamento (Spiedo/alternativa vegetariana) - Euro 23 Bevande Incluse
    Per prenotazioni +39 333 693 0641 (dalle 17 alle 20)

  • Il Partito Comunista Italiano, Federazione di Brescia, organizza e invita a partecipare al dibattito

     

    LA RIFORMA SANITARIA MORATTI FONTANA E LE PROBLEMATICHE DELLE NASCENTI CASE DI COMUNITA'

    PROSPETTIVE CRITICHE E PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO

    PER UNA SANITÀ PUBBLICA GRATUITA - UNIVERSALE - DI QUALITÀ

     

    introduce e coordina

    ALBERTO MARINO     PCI BRESCIA

     

    intervengono

    ANGELO BARBATO    FORUM PER IL DIRITTO ALLA SALUTE

    ANTONINO CIMINO    MEDICINA DEMOCRATICA BRESCIA

    GIORGIO BARBIERI    MMG  FP CGIL

     

    16 Maggio 2022 ore 18

    Casa delle Associazioni,  via Cimabue 16 - BRESCIA

    S. POLO

     

  • Domenica 6 Marzo dalle ore 14.00
    Presidio alla base militare di Ghedi (BS)
    Organizza il Comitato Contro La Guerra - Brescia
     
    Nota della Segreteria Provinciale PCI Brescia
     
    LA GUERRA È SEMPRE CONTRO LA CLASSE LAVORATRICE
    FERMIAMOLA!
    Sosteniamo la proposta di neutralità dell'ucraina, avrebbe impedito la guerra ieri, può fermarla oggi.
    I costi umani, economici e sociali che i lavoratori - ucraini, russi ed europei - hanno sostenuto e dovranno sostenere in nome dell'allargamento ad est della NATO, a causa delle guerre economiche e delle sanzioni, sono già evidenti e inaccettabili.
    Sosteniamo l'autonomia delle regioni del Donbass, una soluzione pacifica ed immediata del conflitto che imperversa dal 2014.
    L'Ucraina, il secondo paese più sviluppato dell'ex Unione Sovietica,
    avrebbe potuto e dovuto essere un ponte di Pace tra Europa ed Asia, è oggi un paese povero, stremato dai conflitti interni, teatro di rigurgiti nazionalisti e nazifascisti inaccettabili in contesto europeo.
    COSTRUIAMO LA PACE
    FUORI L'ITALIA DALLA NATO
    FUORI LA NATO DALL'EUROPA
    ...
  • CONGRESSO PROVINCIALE PCI BRESCIA

    DOMENICA 12 DICEMBRE DALLE ORE 9,30

    CASA DELLE ASSOCIAZIONI

    VIA CIMABUE 16 - BRESCIA (S. POLO)

    PROGRAMMA DEI LAVORI
     
    9,30 - Insediamento della Presidenza e inizio dei lavori
    10.00 - Relazione del Segretario Provinciale uscente
    10,30 - Interventi di saluto delle delegazioni ospiti
    11,30 - Relazioni della Segreteria Provinciale
     
    Ore 13 - Pausa Pranzo
     
    Ore 14 - Proseguo dei lavori con gli interventi degli iscritti, discussione sulle tesi Congressuali.
    A seguire - Elezione degli organismi provinciali e dei delegati al II Congresso
    Nazionale.
  • Dopo le condoglianze di rito (quando ci sono), dopo i “mea culpa” (che, raramente, vengono recitati), dopo le promesse di fare qualcosa … quella che lorsignori definiscono “emergenza sicurezza sul lavoro” continua ad essere una questione irrisolta e, di fatto, non affrontata.

     

    Nei luoghi di lavoro ci si infortuna, ci si ammala, si continua a morire in un crescendo che ha nulla di normale. Evidentemente, per lorsignori, ci sono cose più importanti della salute e della vita di chi lavora. Forse ritengono che sia sufficiente qualche dichiarazione perché ritengono, ostentando una sostanziale indifferenza, di potersi lavare la coscienza con frasi convenzionali che non risolvono alcunché.

    Intanto c’è chi, con sofferenza, continua a informare di quello che sta accadendo. Qualcuno che racconta la realtà di un sistema nel quale, in tutta evidenza, è diventato normale morire di e sul lavoro. Un sistema che dovrebbe essere considerato spaventoso se solo ci fosse una logica diversa da quella del profitto a ogni costo.

    Il riferimento è all’ OSSERVATORIO NAZIONALE MORTI SUL LAVORO, curato con lavoro volontario da Carlo Soricelli e attivo dal 1° gennaio 2008 che ci informa quotidianamente della situazione: “Morti sul lavoro nel 2021 al 6 novembre. Ci sono stati 1222 morti complessivi per infortuni sul lavoro; 601 sono morti nei luoghi di lavoro, gli altri sulle strade e in itinere, che sono considerati a tutti gli effetti morti sul lavoro dalle Istituzioni. Non ci sono in questi numeri i lavoratori morti per covid.”

    Ognuno di noi può e deve essere quel “qualcuno” che non si lascia corrompere dall’indifferenza. Non è possibile fare finta di niente né far  prevalere la  rassegnazione.

    Milleduecentoventidue vite spezzate … ogni altro commento risulta superfluo.
  • Nella presentazione del proprio Piano Triennale di Offerta Formativa (PTOF) il Liceo Classico statale di Brescia introduce, come ormai d’abitudine per queste ‘offerte’, gli elementi opportuni per un marketing scolastico volto a raccogliere iscrizioni: 1) pochi immigrati, 2)buona fama, 3) provenienza degli studenti dalla classe dirigente cittadina che garantirebbe ‘ricchezza di stimoli’ 4) continuità nel tempo con questa alta genealogia.

     

    In questa ingenua rappresentazione commerciale, ad opera più di un battitore d’asta che di un educatore, c’è la valorizzazione di tutti quegli elementi che formativi non sono: la garanzia di una appartenenza ad una classe sociale dominante da cui sono esclusi i corpi estranei di altra classe sociale e di altra razza. Si garantisce cioè qull’elemento di marketing di sicura presa nelle televendite: l’esclusività.

     

    Come insinuare in questo misero contesto intellettuale che gli elementi che hanno reso valida nel tempo quell’istituzione scolastica sono quelli non offerti nella ‘brochure’: una cultura umanistica ampia e severa, la capacità di elaborazione che avveniva di concerto con i fermenti sociali e culturali che si andavano incontrando, un interclassismo sostanziale che deve contraddistinguere ogni istituto scolastico e sopattutto quelli dell’obbligo orientandosi sul merito più che sulla provenienza famigliare? Sono queste premesse le uniche che possono garantire la ‘ricchezza di stimoli’ vantata nel PTOF, in totale entitesi con l’esclusività.

     

    Ci permettiamo così un modesto insegnamento ai ‘fruitori del servizio scolastico’, agli studenti:

     

    QUANDO LA SCUOLA DIVIENE MERCATO IL MERCATO DIVIENE SCUOLA

     

    E la scuola diventa classista, razzista e

    ...
  • di Lamberto Lombardi Segretario Provinciale PCI Brescia

    Nel nostro mondo esistono limpide certezze e realtà solidamente percepite ma alcuni dati, pur noti, giacciono come dimenticati negli ultimi cassetti della nostra attenzione. Sono dati eversivi, a volte misteriosi, che, come tutti i veri misteri, nascondono gli elementi mancanti per una corretta lettura dell'esistente.
    La popolazione che vive al di sotto della soglia di povertà è più alta negli USA che in Venezuela. Questo fatto è oggettivamente reale ma purtuttavia incredibile, si scontra con quello che quotidianamente vediamo del disagio del Venezuela e dei suoi tanti profughi in Colombia e, al contrario, del benessere nordamericano da dove nessuno cerca di fuggire in cerca di una condizione migliore. E il mistero cela evidentemente in sé elementi di scandalo indicibile se mai abbiamo potuto assistere ad un qualsiasi dibattito in cui venisse affrontato.

  •  Tutti i filmati degli interventi al convegno "Di Armi, Acciaio, Malattie e Debito Pubblico." tenutosi a Brescia il 19 Maggio.

    https://www.youtube.com/watch?v=5mhlaBsmbM8&list=PL4EZNmAM1Cml71BZ-nMB9rxJLitufOw-9

    Pubblichiamo inoltre l'intervento conclusivo del Segretario Provinciale PCI di Brescia, Lamberto Lombardi, che per questioni tecniche non è stato ripreso.

  • La questura di Milano annulla il permesso alla manifestazione contro il neo-colonialismo monetario in Africa prevista per Sabato 25 Maggio a Milano, adducendo come scusa il "silenzio elettorale" per le elezioni europee di Domenica.
    Ci chiediamo come sia possibile che ci si accorga di questa sovrapposizione solo due giorni prima (la manifestazione è programmata da circa due mesi) e come il tema della mobilitazione (la lotta contro il Franco CFA), tra l'altro organizzata autonomamente da organizzazioni panafricaniste, possa interferire nello svolgimento delle elezioni europee.

    Esprimiamo come federazione PCI di Brescia la massima solidarietà ai compagni e alle compagne di Urgences Panafricanistes e delle altre organizzazioni africane colpite da questo arbitrario atto di censura. I compagni da noi contattati, al momento, sono molto sorpresi e scossi dalla notizia, appena possibile ci rilasceranno una dichiarazione ufficiale.

  • Sono 4 i morti sui luoghi di lavoro il 1°maggio.
    Oltre a due agricoltori morti schiacciati dal trattore apprendiamo della morte dell'edile Alessandro Gigliani che era rimasto gravemente ferito nel piacentino e di un altro caduto da un 'impalcatura in provincia di Bolzano.
    Un primo maggio bagnato dal sangue dei nostri lavoratori.
    (Dall'Osservatorio Indipendente Morti sul Lavoro di Bologna cadutisullavoro.blogspot.com).

  • Iniziativa del Partito Comunista Italiano sulla partecipazione alle prossime elezioni europee.
    Sabato 13 Aprile ore 15
    Circolo Arci Salardi, via Vittorio da Feltre 79/81 - Mantova

    Interverranno:
    Lamberto Lombardi e Sandra Pellizzon candidati PCI alle elezioni europee circoscrizione Nord Ovest

    Per info:
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  • da www.china.org

    ROMA, 17 gennaio (Xinhua) - Il primo libro sul 19 ° Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese (CPC), scritto in italiano, è stato presentato giovedì in un evento a cui hanno partecipato funzionari dell'Ambasciata cinese in Italia e del Partito Comunista Italiano (PCI).

    A coronamento di un anno di lavoro di alcuni esperti italiani di politica cinese, il libro "La Cina della Nuova Era" cerca di analizzare la nuova era cinese attraverso la lente del rapporto del presidente cinese Xi Jinping al 19 ° Congresso nazionale CPC del 2017.

    Questo è il primo libro in italiano sl 19 ° Congresso Nazionale CPC, una riflessione interessante per il popolo italiano per conoscere il PCC, ha detto Zheng Xuan, ministro-consigliere dell'Ambasciata cinese in Italia durante un discorso programmatico.

    Con il rapporto di Xi come spina dorsale, il libro presenta nove capitoli tematici. Ogni autore ha assunto un aspetto diverso della Nuova Era cinese, che includono , tra gli altri, la politica interna del paese, la diplomazia, la transizione allo sviluppo di alta qualità, la civiltà ecologica e la vitalità rurale.

    Il libro include anche una prefazione firmata dall'ambasciatore cinese in Italia Li Ruiyu.

    Secondo l'esperto cinese Francesco Maringiò, l'autore principale del libro e responsabile del dipartimento degli affari esteri del PCI, ciò che rende unico il libro è la sua analisi della Cina sulla base del suo particolare sistema politico, al fine di analizzarlo nel modo più obiettivo modo possibile.

    "I media e gli studiosi occidentali di solito non hanno la capacità di mettersi nei panni dei responsabili delle decisioni cinesi, quindi cercano di descrivere la Cina ignorando il suo particolare sistema politico, dandoci un'immagine distorta del paese. Per capire la CIna è centrale capire il sistema politico, quindi abbiamo scelto di prenderlo come punto di partenza della nostra analisi ", ha detto Maringiò.

    Durante l'evento, esperti e funzionari del PCI hanno anche lodato i risultati sociali ed economici della Cina e apprezzato il ruolo cruciale svolto dal CPC nello sviluppo della Cina.

    "La storia non può essere misurata in anni o secoli, ma può essere misurata in trasformazioni, e la trasformazione cinese

    ...
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    10 gennaio 2019

    Vi sembra una cosa normale?

    C'è una notizia di ieri, 9 gennaio 2019, che dovrebbe avere maggiore risalto. È una notizia come tante di un incidente stradale. Come ce ne sono tanti. Un'automobile è uscita di strada e il conducente è morto. Stava tornando a casa dal lavoro.

    Si penserà “è una tragedia, certo, ma doveva prestare più attenzione, sono cose che succedono” e si passa ad altra notizia. Quella è una notizia come tante altre. Ma si provi a leggerla con un minimo di attenzione e, magari, si tenti di ragionare su quello che si nasconde dietro a questa notizia apparentemente uguale a tante altre che raccontano di una morte per incidente lungo una strada.

    Ragioniamo. Perché non è una cosa normale che Carlo Di Sarno di 47 anni, il lavoratore deceduto nell'impatto della sua automobile contro un albero, stava tornando a casa dopo aver lavorato 12 ore. Sì, non è un errore, 12 ore di seguito nello stabilimento Arcelor Mittal (ex Ilva) di Taranto. Quella stessa acciaieria nella quale è “abitudine” fare straordinari (evidentemente tanti) e si sono lasciati a casa più di 1500 lavoratori considerati “esuberi”, inutili.

    Domandiamoci quale logica ci sia in tutto questo.

    Si dirà che è “così va il mondo”, che bisogna contenere i costi e che lo straordinario conviene perché costa meno che assumere altri lavoratori. Si obietterà che Carlo Di Sarno lavorava per un ditta subbalpaltatrice, che, quindi, la Arcelor Mittal (ex Ilva) c'entra poco. Oppure che, magari, lavorava così a lungo per guadagnare qualcosa in più, per “arrotondare”. Questo è il “sentire comune” in una società sempre più indifferente e individualista.

    Ma proprio questo è il punto.

    Le condizioni di isolamento e frammentazione che vivono i lavoratori e i bassi salari fanno si che si accetti qualsiasi cosa: orari e turni spaventosi, poca sicurezza, cancellazione di diritti (anche di quelli più elementari). Perché lavorare 12 ore, quale che sia l'attività e in particolare quando questa è faticosa di per sé, comporta necessariamente mancanza di attenzione, maggiore stanchezza, alienazione. E un colpo di sonno è sempre in
    ...
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    Nel conflitto tra capitale e lavoro, vera e propria guerra in atto nei luoghi di lavoro, chi vive del proprio lavoro continua a morire.

    Le cause sono evidenti:
    - mancanza di sicurezza,
    - ritmi di lavoro sempre più alienanti,
    - retribuzioni insufficienti a condurre una vita decente,
    - cancellazione di diritti,
    - crescente precarietà,
    - competizione e divisione tra i lavoratori,
    ...
    in poche parole, brutale sfruttamento che lavoratrici e lavoratori devono subire per sopravvivere.

    Tutto in nome "dell'impresa" e "del profitto".

    Nella guerra in atto non esiste alcuna "pace", nessuna "tregua".

  • Dall'inizio del 2018 sono già circa 600 i morti sul posto di lavoro, dato che raddoppia se si considerano anche quelli in itinere. Una strage quotidiana, uno stillicidio di vite per lo più ignorato dai media e dai politici.

    Sabato 3 Novembre, in Largo Formentone a Brescia, contro questa barbarie il PCI organizza un presidio durante il quale verrà data lettura del "Diario delle morti bianche" estratto dai dati dell'Osservatorio Indipendente dei morti sul lavoro di Bologna.

    I lavoratori e le forze politiche e sindacali sono invitate a partecipare e ad intervenire.

     
  • Mentre più di una crepa e qualche voragine si aprono e si allargano qua e là nel sentimento democratico di quell’Europa che sembrava graniticamente costruita sulle certezze del suo ultimo dopoguerra, alcuni valorosi, a trent’anni dalla caduta del Muro, cominciano a chiedersi che cosa si sia rotto e cosa abbia smesso di funzionare. E perché.

    L’impressione generale è che, nella lettura delle questioni internazionali come di quelle nazionali, ci si trovi assuefatti e imbambolati di fronte a catene stratificate di paradigmi che ormai abbiamo fatto nostri ma che non ci convincono più e che non sappiamo come affrontare essendo venuti meno, negli anni, il coraggio o la capacità critica. Del resto, questa è la nemesi che ci spetta quando cominciamo a seguire la logica delle guerre giuste, dei costi della democrazia, e per di più in totale assenza di un’informazione adeguata. Delle decine di esempi raccapriccianti ne prendiamo uno a caso: la Libia. La realtà in quel Paese, dopo l’intervento armato dell’Europa e degli USA, oggi ci parla di una guerra civile e di crimini contro l’umanità perpetrati sotto i nostri occhi ogni giorno. Che posizione assumere? Tragico dilemma perché se condanniamo l’esistente si rischia di riabilitare Gheddafi che però non era ‘democratico’ mentre invece i democratici siamo noi, per antonomasia, che però abbiamo determinato il carnaio. Il risultato è la passiva posizione di chi spera che tutto finisca presto per toglierci dall’imbarazzo di dover minimamente intaccare il paradigma che la democrazia siamo noi. Ci sembra la posizione sostanziale dei movimenti a difesa del restare umani che proliferano in questi mesi. Trent’anni fa per fatti del genere il PCI sarebbe sceso in piazza con milioni di persone e lo avrebbe fatto per la pace e la democrazia.

  • La vicenda della crisi industriale Medtronic/Invatec rappresenta l'ennesimo attacco frontale che il padronato conduce contro i lavoratori con l'unico motivo di un maggior guadagno, con la scelta della multinazionale del biomedicale di chiudere entro due anni sia l’unità produttiva di Roncadelle che quella di Torbole Casaglia, cancellando in un solo colpo 314 posti di lavoro.

    Il PCI di Brescia considera la salvaguardia di ogni singolo posto di lavoro come l'obiettivo più politicamente avanzato, obiettivo non a caso perseguito con maggior determinazione dalle operaie che in questa fase conducono la lotta più aspra tra i lavoratori dell'impianto.

    Ad esse va il nostro plauso ed il nostro sostegno incondizionato, così come alle strutture sindacali che affiancano la lotta.
    Qualsiasi risultato nel senso indicato sarà da noi ritenuto positivo a prescindere dall'appartenenza politica di chi lo avrà determinato.

  • Domenica 24 Giugno
    Sala Comunale Via Villa Glori, 13 Brescia
    Congresso Provinciale PCI Brescia
    ordine dei lavori
    Ore 9,30
    Elezione della Presidenza del Congresso
    ore 10,00
    Saluti delle forze politiche, sindacali ecc.
    ore 10,30
    Relazione del Segretario Provinciale e della Segreteria
    ore 11,00
    Discussione sulle Tesi Congressuali e proposta di eventuali emendamenti da portare al Congresso Regionale del 1 Luglio
    Ore 12.30
    Elezione degli Organismi Provinciali (Segretario, Segreteria e Direttivo Provinciale)

  • A BRESCIA IL PCI PARLA DI LAVORO E AGGIUNGE IL SUO 0,5% AD UNA SINISTRA IN DIFFICOLTA'

    Il voto amministrativo bresciano si è tenuto sotto il peso di due ingombranti incognite ereditate dal voto politico nazionale di tre mesi fa: la protesta contro il PD e la rimonta di una destra radicalizzata sotto la guida di Salvini.

    Ma il blocco sociale a sostegno della maggioranza PD in Loggia, poteri forti dietro un associazionismo spesso di facciata e un cooperativismo spesso pesantemente deteriorato, si presentava già come granitico consigliando ai principali notabili del centrodestra, Lega compresa, di declinare una candidatura da probabili perdenti.

    In più la nuova coalizione alla guida del Paese si presentava, a Brescia, divisa, con i Cinque Stelle a correre da soli.

    Il sindaco uscente Del Bono ha così rieditato una versione del cattolicesimo democratico tanto in voga da queste parti nella prima Repubblica, e senza mai fare una volta il nome del PD e senza mai invitare un esponente nazionale di quel partito è riuscito a smarcarsi rispetto al declino del centrosinistra incassando i voti legati ai suoi indubbi meriti ed al serrate le fila contro il nemico alle porte.

    Tanto che anche la storica componente di sinistra della coalizione ne è risultata ridimensionata sino alla marginalità. L'astensionismo a destra gli ha consegnato una vittoria al primo turno, vittoria in cui è apparsa chiara l'ininfluenza della sinistra di governo che non è mai stata in grado di introdurre nella campagna elettorale temi che avessero attinenza col sociale.

    La questione del lavoro, in tutte le sue componenti, è stata introdotta nella campagna elettorale solo dal PCI che, affacciandosi per la prima volta alla competizione elettorale, incassa uno 0,5% che va ad aggiungersi allo 0,8 di Potere al Popolo e al 3,1 della sinistra di governo. Un debutto incoraggiante che ne fa l'unica compagine di sinistra in crescita. Intanto a pochi chilometri chiude un'altra azienda e più di trecento lavoratori restano a casa. Si riuscirà, col solo velo dell'antifascismo, ad affrontare questi passaggi drammatici? La battaglia del PCI è

    ...
  • Il golpe bianco messo in atto da Mattarella dimostra che non sara` possibile fare un governo che mantenga le promesse in favore delle masse popolari senza rompere con i poteri forti del paese: la Confindustria, le multinazionali, il FMI e la BCE, la Mafia e le altre organizzazioni criminali, le massonerie varie.

    Dimostra che per farlo bisogna fare leva sull’organizzazione e sulla mobilitazione popolare, a livello nazionale quanto a livello locale.

     

    Gli operai e tutti i lavoratori dipendenti hanno in questo senso e in questa fase un ruolo decisivo, perché quando la classe operaia si mobilita prende facilmente la testa della mobilitazione di tutti i settori delle masse popolari, “detta la linea” e “traccia la strada”. Per questo motivo l’aspetto decisivo è far crescere e rafforzare l’organizzazione della classe operaia.

    Nella zona di Brescia un ruolo particolare ce l’hanno gli operai della IVECO: la loro organizzazione e la loro mobilitazione contro la “morte lenta dell’azienda”, contro il Jobs Act e la legge Fornero, contro il "piano Marchionne" è il punto da cui partire per alimentare la spinta al cambiamento del governo del paese e della città.

     

    Sosteniamo la lotta dei lavoratori contro Marchionne!

     Il 1° Giugno in tutti gli stabilimenti del gruppo FCA/CNH è giornata di mobilitazione contro il Piano Marchionne. Va colta l’occasione per dare un seguito a questa mobilitazione: costruire organizzazioni operaie nelle fabbriche FCA/CNH, coordinarsi con chi lo fa anche negli altri stabilimenti è possibile ed è la via del cambiamento!

    Perché la lotta degli operai FCA/CNH è determinante per il futuro di tutto il paese!

    LUNEDI' 4 GIUGNO 0RE 20.00 PRESSO LA SALA CIVICA DI VIA VILLA GLORI 13

    INCONTRO PUBBLICO

    SONO INVITATI GLI OPERAI, I CITTADINI E I CANDIDATI DELLE LISTE CHE SI PRESENTANO ALLE ELEZIONI CITTADINE.

    ...