LA GRECIA E NOI

Alcuni compagni mi hanno scritto chiedendomi di chiarire meglio la posizione del partito sulle prossime elezioni in Grecia, e se avevamo cambiato posizione verso Tsipras e Syriza rispetto al recente passato.
Il sito del partito ha pubblicato pochi giorni fa una dichiarazione del nostro segretario in cui, sia pure succintamente, la nostra posizione in materia è espressa in modo chiaro.
Vediamo di evidenziarne i punti salienti.
- Denunciamo e condanniamo "le istituzioni finanziarie internazionali che hanno avviato una campagna vergognosa di pressione e ingerenza per influenzare il voto" che cerca di impedire che la lista guidata da Tsipras, in testa nei sondaggi, si affermi rispetto alle forze subalterne alla politica dell'Ue.
- Il nostro partito si augura, in tale contesto, una affermazione complessiva di tutta "la sinistra", sia dei comunisti del KKE che della sinistra raccolta attorno a Syriza e a Tsipras (ovviamente consapevole che a sinistra l'unica lista che ha la possibiltà di ottenere la maggioranza relativa è Syriza: il che non è un giudizio, ma un fatto).
- Il nostro partito auspica quindi "il successo di un fronte di sinistra includente" (cioè comprensivo di TUTTE le forze della sinistra, non della sola Syriza); il che "rappresenterebbe una spinta importante anche per l’Italia, per la costruzione di un fronte unitario della sinistra che non escluda, ma valorizzi le differenze e le diverse organizzazioni" che ne facciano parte.
Il che, come è noto, nell'orientamento del nostro partito significa autonomia del partito e del progetto comunista nell'ambito di un fronte unitario della sinistra. - Sappiamo molto bene che queste questioni, sia in Italia che in Grecia e altrove, sono oggetto di discussioni e divergenze anche profonde tra le diverse componenti della sinistra.
Noi rispondiamo delle nostre posizioni al nostro popolo, e ci asteniamo da ogni "ingerenza" nel dibattito che tali questioni suscitano in altri Paesi: non diamo lezioni a nessuno, nè intendiamo riceverne.
A tutti ricordiamo che - dopo le gravi responsabilità assuntesi da Tsipras per la nostra esclusione dalla lista "L'altra europa" alle elezioni europee - le nostre relazioni con Syriza sono di fatto congelate.
Ciò non ci impedisce - nell'interesse superiore del popolo greco nella sua lotta contro la politica dell'Unione europea - di augurargli una affermazione, nelle elezioni imminenti, delle forze che lottano, in vario modo e da sinistra, contro questa politica.
Non confondiamo i due piani del confronto (la natura delle nostre relazioni bilaterali col KKE e con Syriza e delle nostre divergenze con gli uni e gli altri) e le prospettive più generali delle prossime elezioni in quel paese. Non abbiamo e non intendiamo avere una visione autoreferenziale da piccolo gruppo.
Quanto al giudizio sulla politica e sulle scelte concrete in Grecia di questa o quella forza di sinistra, esso non spetta certo a noi, ma al popolo greco. Che ha il diritto di potersi esprimere liberamente, senza interferenze esterne.
Fausto Sorini, segreteria nazionale PCdI, responsabile dipartimento esteri