
I FALO' DEGLI OLIGARCHI
di Lamberto Lombardi - Segretario Provinciale PCI Brescia
L'insieme dei fenomeni collegati con quest'ultima guerra dà un quadro complesso e articolato, radicato in un passato neanche troppo vicino e carico di conseguenze per il futuro: in nessun modo è possibile dare credito alla semplificazione adottata nel descriverla dalla quasi totalità della critica giornalistica per la quale si tratta della guerra dichiarata da Putin per inconfessabili mire espansionistiche, imperiali, ecc.
Se non fosse per il rispetto della reale sofferenza dei popoli in guerra, per il rispetto dei morti, ci verrebbe da dire che il quadro della devastazione a cui assistiamo nel nostro vissuto è di assoluta drammaticità.
Non esiste valore, idea, contenuto, di quelli alla base della nostra convivenza dal dopoguerra, ma anche di molto precedenti ad essa, che non sia finito nel tritacarne per venir e ridicolizzati e resi strame per chissà quanto tempo a venire.
Le liste di proscrizione contro i diversamente pensanti ma anche verso gli stranieri indesiderati, il clima di appiattimento gioioso e acritico sulle posizioni governative sono solo il sintomo di quanto sta accadendo, mentre la malattia ci pare assai più grave.
Per quanto la coscienza critica diffusa sia molto sviluppata e forse anche maggioritaria dobbiamo notare che questo popolo dissenziente non ha gruppo dirigente.
Le borghesie italiana ed europea, che tengono saldamente in mano le redini del governo e controllano ogni livello dell'informazione e delle decisioni, appaiono afflitte da qualcosa di più di una pochezza che ha ormai raggiunto dimensioni storiche. Hanno predisposto e accompagnato nei decenni una deriva politica e cuturale che giunge fatalmente ad assumere connotati criminali.
Come i prossimi mesi si premureranno di dimostrarci.