
Alla fine della lunghissima mareggiata cominciata nel 1990 il panorama della sinistra oggi risulta completamente cambiato e i pochi eredi del marxismo italiano appaiono frantumati e marginali.
Con la mente al passato, frequente è l'evocazione di un'unità perduta e la critica a una frammentazione odierna apparentemente incomprensibile. E continuano i richiami 'sensati', provenienti da più parti, volti a valorizzare i rapporti con i 'compagni di strada'.
E' giunta l'ora di cominciare un approfondimento e, se possibile, a procedere con dei chiarimenti.
Cominciamo col dire che la passata unità non è mai esistita, esistevano tante sigle a sinistra e tante sigle comuniste alla sinistra stessa del PCI, tanto che il richiamo unitario già allora esisteva e veniva rivolto alla sinistra quanto ai comunisti. Quel che si ricorda come unità è piuttosto la forza di un Partito operaio al 30% del consenso elettorale quando l'affluenza media al voto era del 80-90%, forza in grado di incidere sugli equilibri sociali e di far da traino a tutte quelle forze che, a varie distanze, lo accompagnavano.