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28 MAGGIO - I Comunisti in Piazza Loggia anche per il Venezuela

Scritto da PCI Fed. Brescia.

Domani, 28 Maggio 2017, in occasione e congiuntamente alla commemorazione della strage del 1974, alle ore 15 si terrà in Piazza Loggia un volantinaggio di solidarietà con il Venezuela e con tutti i popoli oppressi dall'imperialismo capitalista di USA, UE e alleati.

Organizzano PCI BS, PRC BS e il CS 28 Maggio di Rovato (BS)

 

" Lo studio dello sterminato numero di atti che compongono il fascicolo dibattimentale porta ad affermare che anche questo processo, come altri in materia di stragi, è emblematico dell'opera sotterranea portata avanti con pervicacia da quel coacervo di forze, individuabili con certezza in una parte non irrilevante degli apparati di sicurezza della Stato, nelle centrali occulte di potere che hanno prima incoraggiato e supportato lo sviluppo dei progetti eversivi della destra estrema e hanno sviato, poi, l'intervento della magistratura, di fatto rendendo impossibile la ricostruzione dell'intera rete di responsabilità. Il risultato è stato devastante per la dignità stessa dello Stato e della sua irrinunciabile funzione di tutela delle istituzioni democratiche, ... , ponendo una pietra tombale sui troppi intrecci che hanno connotato la malavita, anche istituzionale, dell'epoca delle bombe "

(Motivazioni della sentenza di appello del Tribunale di Milano, 10 agosto 2016.[23])

Conosciamo da tempo, se non da sempre, una verità storica sufficientemente chiara che inquadra la strage di Brescia dentro la sequela di attentati, stragi e tentate stragi, tentati colpi di stato, che nel periodo dagli anni 60 agli anni 80 ha visto muoversi Servizi segreti americani e nostrani, settori dell'Esercito e apparati dello Stato con esecutori ben riconoscibili appartenenti alla destra radicale. C'era, allora, la necessita` di ''normalizzare'' l'Italia nel quadro del fronte mediterraneo della Nato per lo piu' governato da dittature militari, c'era la necessita' di colpire e fermare quella immensa forza rappresentata da un movimento operaio compatto consapevole e vincente e da un Partito Comunista ad un passo da diventare forza di governo.

 

Dopo diversi tentativi di repressione, la risposta e` stata la strategia della tensione.

Nel 1974, a Brescia, al culmine di una stagione di lotte e conquiste operaie, tra cui quella per le 40 ore lavorative, la bomba è scagliata direttamente contro i lavoratori, il movimento operaio e le organizzazioni sindacali che scesero in piazza, in quel 28 di Maggio, per una manifestazione dichiaratamente antifascista. Nonostante 40 anni di insabbiamenti e depistaggi oggi anche una sentenza, quella della Corte di Appello del 2016, conferma quella commistione tra Servizi Segreti esteri e nazionali, pezzi di Stato, di Esercito e la manovalanza criminale fascista. In anni più recenti, i “Kissinger Cables”, documenti desecretati resi pubblici da di WikiLeaks, hanno documentato come tra il 1973 e il 1976 gli americani pretendessero, in Italia, “uno stretto controllo degli apparati di sicurezza dello Stato per impedirne la politicizzazione e la penetrazione da parte dei comunisti […] e [mostrassero] insofferenza per la repressione delle trame nere da parte della magistratura italiana”. Stati Uniti d’America che hanno agito, attraverso la CIA e in accordo con i servizi segreti italiani, per impedire l’avanzata del fronte socialista nazionale. Servizi segreti italiani deviati che hanno collaborato con i gruppi criminali e terroristici neofascisti assunti a manovalanza stragista.

Qualcuno a questo punto puo' pensare: ''Ma sono cose di quarant'anni fa, i protagonisti sono quasi tutti morti, il mondo e' cambiato...'' E` una tentazione alla quale non dobbiamo cedere, perchè questo connubbio tra le centrali dell`Impero, i Servizi Segreti e lo squadrismo fascista e criminale e` ancora oggi in azione a livello Internazionale e il disegno, oggi come allora, e' ancora lo stesso: Colpire i lavoratori, il movimento operaio e popolare, isolare e distruggere i paesi non allineati agli interessi del capitalismo occidentale.

Lunga e` la lista dei paesi dove l'ingerenza di quel ''coacervo di forze'', chiamate in causa dalla sentenza del 2016, ha agito e agisce per rovesciare governi e imporre l'ordine imperialista. In ogni angolo del mondo le centrali dell'Intelligence di Stati Uniti e alleati sono sempre all'erta, pronte a creare disordine e rovesciare governi, a punire chi non si allinea ai loro interessi imponendo sanzioni, finanziando organizzazioni stragiste, fomentando "rivoluzioni colorate" e con mille altri mezzi di "guerra alternativa" fino al tragico paradosso delle "guerra umanitarie". Sono passati solo tre anni dalla ''rivolta di piazza Maidan'' in Ucraina dove, nel cuore d'Europa, gruppi dichiaratamente neonazisti sono stati preparati, finanziati e lasciati liberi di scendere per le strade e uccidere piu` di cento persone con l`appoggio di Stati Uniti ed Unione Europea. Lo scopo era di imporre alla nazione ex-sovietica un governo fantoccio pilotato da FMI e BCE e sottrarlo all'influenza Russa a costo di appoggiare un'operazione di pulizia etnica nei confronti delle popolazioni russofone in Donbass.

Lo stesso schema viene utilizzato, nell'indifferenza generale e nella manipolazione totale da parte dei mezzi di informazione, contro il Venezuela chavista del presidente Maduro, dove gruppi armati e finanziati dalla destra golpista tengono in scacco il paese intero mentre le serrate della borghesia affamano il popolo. Come ha dichiarato Mark Weisbrot del Centro per la Ricerca Economica e Politica (CEPR) di Washington D.C. gia' nel 2014:''La natura di classe di questa lotta [in Venezuela] è sempre stata forte e inconfutabile, ora più che mai. Passeggiando tra le masse che hanno partecipato alle cerimonie per l’anniversario della morte di Chávez il 5 marzo, ho visto una marea di venezuelani della classe operaia, decine di migliaia di loro. Non c’erano vestiti costosi o scarpe da 300 dollari. Che contrasto con le masse scontente di Los Palos Grandes, che possedevano Grand Cherokee SUV da 40,000 dollari dai quali urlare lo slogan del momento: VENEZUELA SOS. Non sono solamente i poveri che si astengono (dalle manifestazioni) a Caracas, ma sono quasi tutti, eccetto alcune aree come Altamira, dove piccoli gruppi di manifestanti entrano in scontri notturni con le forze di sicurezza, lanciando pietre, bombe incendiarie e gas lacrimogeni. L’unico posto dove l’opposizione sembrerebbe guadagnare consensi è a Washington.''

Denunciare la continuita' di questo intreccio di interessi, la lunga mano dell`Impero che colpisce i popoli ovunque osino ribellarsi all'ordine stabilito e', oltre che un dovere politico, un modo per trasformare la memoria da testimonianza in strumento di analisi, e impedire che il sacrificio di tanti nostri compagni, a Brescia, in Italia e in tutto il mondo, sia stato vano.

PCI Brescia

PRC Brescia

C.S. 28 Maggio - Rovato (BS)