Pubblichiamo , come come contributo alla discussione , un articolo di Giulio Palermo, compagno ed economista dell'Università di Brescia, che analizza possibilità e conseguenze di un eventuale ripudio totale del debito pubblico da parte dell'Italia.
DEFAULT TOTALE
Giulio Palermo
In questo articolo, propongo una riflessione ad ampio raggio sulla possibilità che il
movimento contro il debito si sviluppi attivamente in ogni paese d’Europa, connotandosi in senso
anticapitalista. Invece di tifare Grecia e sperare che il governo Tsipras strappi condizioni dignitose
nelle trattative con i creditori che strangolano il paese, l’idea è di aprire fronti di lotta al debito
pubblico in tutti i paesi. Non ovviamente nell’intento di stabilizzare il sistema finanziario — come
vorrebbero alcune forze favorevoli a un default negoziato e parziale — ma per far saltare l’attuale
assetto politico-finanziario e avviare un processo verso il socialismo.
Gli effetti moltiplicativi di un simile coordinamento anticapitalista europeo sono ovvi. Sul
piano politico, il rafforzamento del governo Tsipras in Grecia sarebbe immediato. Se ne tocchi uno,
ci ribelliamo tutti! Questo è il migliore messaggio che sfruttati e oppressi d’Europa possono inviare
ai signori dell’euro e della finanza.