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sinistra

  • Sarà che siamo a marzo ma si sente l’aria del cambio di stagione, senza poter dire se quella che inizia sarà primavera. Perfino al congresso di Sinistra Italiana pare abbiano cantato l’Internazionale.

    I fatti sono due, il referendum costituzionale del 4 dicembre e la fuoriuscita di Bersani dal PD fatti che, strettamente connessi tra loro, sembrano guidarci in una consecutio di considerazioni inaspettate sino a pochi mesi fa.

    I dati relativi al voto referendario sono stati talmente imbarazzanti per l’establishment politico-intellettuale da venire presto, e in un modo apparentemente inspiegabile, accantonati. Pare sia successo che il popolo, inteso come sudditi o, come si intendeva marxisticamente, una classe in sé diversa dalla borghesia, si sia ritrovato a votare unito contro le riforme proposte dal Governo. Questo popolo non ha voluto sentire ragioni e, in modo talmente trasversale da riconoscersi come unico denominatore comune proprio quella identità di ceto sociale, ha snobbato e rimandato al mittente le proposte di meravigliose sorti e progressive raffazzonate dagli scribi dei signori.

    Al punto che invece di una chiara vittoria le destre d’opposizione hanno subito capito di trovarsi tra le mani un problema non da poco: due terzi della popolazione, ovvero tutti coloro messi alla corda da dieci anni di crisi nera, si era ricordata nello stesso momento di tutte le false promesse che le erano state fatte in questi venticinque anni di seconda repubblica. E, per di più, l’occasione l’hanno colta schierandosi in difesa della costituzione del ’48, costituzione che non molti avevano letto sino a quel momento.

    C’è n’è abbastanza, per Salvini & c. , per stare molto attenti e sorvolare, facendo finta di niente e riprendendo la campagna contro gli immigrati e la politica.

  • La Federazione bresciana del PCd'I, in linea con le indicazioni sul fronte della lotta alla guerra e all'imperialismo del documento approvato in coda al Comitato centrale del 6 settembre scorso, fa proprie le considerazioni dei compagni della Casa rossa di Milano e del collettivo di redazione del sito SibiaLiria espresse pubblicamente in merito alla cosiddetta "Marcia degli scalzi". Interventi che qui riproponiamo.
  • Sulla cecità della sinistra occidentale

    di Andre Vltchek* traduzione di Giuseppe Volpe per www.znetitaly.org


    La sinistra occidentale gioca sul sicuro quando si tratta di storia
    mondiale. Alcuni stanno (ormai da decenni) paragonando l’Unione
    Sovietica alla Germania Nazista, la maggior bomba propagandistica di
    lavaggio del cervello inventata dai grandi propagandisti dell’Impero!